IL “SENATORE CAPPELLI” IL GRANO CHE HA UNA STORIA:

STORIA:
Molti ricorderanno il filmato storico in cui Benito Mussolini lo falciava e raccoglieva. E’ il grano”Senatore Cappelli”. Si chiama proprio così, in onore del senatore abruzzese Raffaele Cappelli, promotore nei primi del ‘900 della riforma agraria che ha portato alla distinzione tra grani duri e teneri. E’ un frumento duro, aristato (cioè dotato di ariste, i filamenti che si vedono nelle graminacee), ottenuto per selezione genealogica a Foggia, nel 1915, da Nazareno Strampelli. Per decenni è stata la coltivazione più diffusa nel Sud e nelle Isole. Un primato mantenuto fino al diffondersi delle varietà più produttive e più basse.

COLTIVAZIONE:
Il frumento Cappelli è infatti un grano che ha caratteristiche particolari. Le sue spighe sono alte più di un metro e ottanta con culmi forti, semipieni e alti 150 cm. La notevole altezza ha reso questa varietà difficile da coltivare perché a rischio di continuo allettamento (il coricamento dovuto al vento o alla pioggia). Il Senatore Cappelli è comunque una varietà in sé produttiva: 19-21 spighette fertili contro le 15-20 del grano duro in genere e un numero di cariossidi (i frutti) che va da 40-60 per spiga. Questa è quadrata, bianco-bionda, con ariste bruno-nere per metà lunghezza. Le cariossidi sono invece di coloregiallo ambra e dal peso notevole: 58 grammi per 1000 cariossidi.
La bassa resa comunque ne ha causato la sostituzione verso la fine degli anni ’60. Ma la cosa non può oscurare l’importanza di questa varietà nel panorama della cerealicolturamondiale.
Recentemente è stato riscoperto da qualche pastificio, come il Latini e da alcune cooperative per cui è stato reiscritto nel Registro nazionale delle varietà ed è possibile trovarne nicchie di coltivazione nelle Marche, in Toscana, in Basilicata, in Calabria.

PROPRIETA’ NUTRITIVE:
Il grano duro Senatore Cappelli è esente da ogni contaminazione da mutagenesi indotta con raggi x e y del cobalto radioattivo, a differenza delle varietà del grano duro OGM irradiato, oggi utilizzati in agricoltura.
Sembra fondata l’ipotesi, che la modifica genetica delle varietà di grani moderni, sia correlata ad una modificazione della loro proteina, e in particolare di una sua frazione, la gliadina, che è un proteina basica, dalla quale per digestione peptica-triptica alla quale è dovuta l’enteropatia infiammatoria e quindi il malassorbimento (intolleranza al glutine e allergie).
• contiene percentuali più elevate di lipidi, amminoacidi, vitamine e minerali, nonché caratteristiche di elevata digeribilità;
• rappresenta un’alternativa dolce e squisita per la preparazione di tutti i prodotti attualmente utilizzati a base di grano tradizionale;
• non ha mai subito le alterazioni delle tecniche di manipolazione genetica dell’agricoltura moderna, che sacrificano sapore e contenuto tradizionale a vantaggio di rendimento elevato.
• Ricco di proteine (9,6% in 100gr.) e di fibre alimentari (1%).