COS’E ?
L’orzo è una pianta erbacea simile al frumento, conosciuta fin dall’età della pietra e coltivato presso Egizi, Greci e Romani. L’orzo si distingue dagli altri cereali per il notevole contenuto di fibre e soprattutto di quelle solubili. Insieme all’avena, è il cereale con il più basso indice glicemico.
L’orzo si gonfia moltissimo durante la cottura: questa caratteristica, unita alla notevole quantità di fibre, consente di preparare zuppe e minestre molto sazianti e ipocaloriche.

PROPRIETA’ NUTRIZIONALI:
Già Ippocrate, nei suoi Scritti, elogiava l’orzo per le proprietà medicamentose: “[…] il decotto d’orzo fu prescelto tra le vivande cereali in questi morbi acuti […]. Dissetante e di facile escrezione, non comporta astringenza né brutta agitazione, né gonfia il ventre.”
Effettivamente, i benefici elogiati da Ippocrate non si discostano troppo dalla realtà; ma vediamo più in dettaglio le proprietà attribuite all’orzo.

In caso di infiammazioni a carico dell’apparato gastro-intestinale ed urinario, l’orzo agisce come antinfiammatorio ed emolliente, in grado di alleviare il fastidio gastrico e rilassare le pareti intestinali; è utile, inoltre, per alleviare le turbe pancreatiche e biliari, oltre ad esercitare un’azione benefica contro le infezioni della mucosa intestinale.
Per la presenza di fibre, l’orzo si rivela un ottimo regolatore della funzionalità intestinale, particolarmente indicato in caso di stipsi ed intestino pigro (proprietà lassative-stimolanti).

Il decotto d’orzo, utilizzato per gargarismi, è utile in caso di infiammazione della cavità orale. L’estratto d’orzo viene sfruttato anche per preparare caramelle contro il mal di gola: non a caso, una delle proprietà più importanti di questo cereale è proprio quella di alleviare le infiammazioni del cavo orale.

Indicato per favorire la digestione nei bambini, negli anziani e nei soggetti che soffrono di dispepsia (proprietà digestive); in modo analogo, il decotto d’orzo è indicato per gli stati di convalescenza e debolezza fisica.

Per la sua ricchezza in minerali, come abbiamo visto, l’orzo svolge una discreta azione mineralizzante; il fosforo, inoltre, stimola le capacità intellettive, agendo in sinergia con potassio, magnesio, ferro e calcio, mentre il silicio esercita una blanda attività sedativa.
Il fosforo espleta la sua proprietà anche come buon rimineralizzante delle ossa.

Anticamente, il decotto d’orzo veniva consigliato anche per impacchi (applicazione topica) contro irritazioni della pelle e occhi arrossati.
Consigliata la somministrazione di orzo anche per le donne che allattano il proprio piccolo al seno, per le sue capacità galattogene, utili, quindi, per favorire la produzione di latte grazie alla regolazione della produzione di estrogeni.

Recentemente, è stato osservato che alcune sostanze isolate dall’orzo (tra cui il tocotrienolo) sono in grado di inibire la sintesi di colesterolo cattivo da parte del fegato, esercitando perciò le loro proprietà ipocolesterolemizzanti.

CONTENUTI NUTRITIVI:
Paragonato al mais, la composizione nutrizionale dell’orzo è assai simile, a differenza, però, della maggior quantità proteica (10,3% rispetto al 9,2% del mais) e del minor quantitativo lipidico (1,4 % nell’orzo rispetto al 3,8% del mais). I carboidrati ammontano a circa il 70%, mentre le fibre sono calcolate intorno al 9%; il rimanente 12% è costituito da acqua. 100 grammi d’orzo perlato apportano all’incirca 319 Kcal.
Tra i sali minerali non possiamo dimenticare fosforo (189mg/100 g di orzo), potassio (120 mg/100 g di prodotto), magnesio (79 mg), ferro, calcio, silicio e zinco: per questo motivo, l’orzo vanta proprietà rimineralizzanti. Oltre ai sali minerali, l’orzo contiene una discreta quantità di vitamine, in particolare vitamina E (tocoferoli e tocotrienoli) e del gruppo B (B1, B2, B3); le vitamine A e la C non sono presenti.
Le cariossidi dell’orzo, oltre a contenere cospicue quantità di proteine, amidi, zuccheri semplici, vitamine e destrine, sono caratterizzate anche da prolamine, quali edestina ed ordeina.
Le foglie ed i germogli d’orzo, oltre a contenere anch’esse ordenina, presentano pure la gramina, altra molecola alcaloidica; nelle foglie sono state isolate anche tricina e lutonarina ed emicellulosa.
Il betaglucano è una sostanza utile a rallentare l’assorbimento dei carboidrati degli altri alimenti: viene sfruttato, pertanto, per abbassare la glicemia.
Le proprietà benefiche dell’orzo sono in arte dovute anche alla presenza delle mucillagini.
Le cariossidi dell’orzo, oltre a contenere cospicue quantità di proteine, amidi, zuccheri semplici, vitamine e destrine, sono caratterizzate anche da prolamine, quali edestina ed ordeina.
Le foglie ed i germogli d’orzo, oltre a contenere anch’esse ordenina, presentano pure la gramina, altra molecola alcaloidica; nelle foglie sono state isolate anche tricina e lutonarina ed emicellulosa.
Il betaglucano è una sostanza utile a rallentare l’assorbimento dei carboidrati degli altri alimenti: viene sfruttato, pertanto, per abbassare la glicemia.
Le proprietà benefiche dell’orzo sono in arte dovute anche alla presenza delle mucillagini.

PREPARAZIONE:
In commercio si trovano due tipi di orzo.
L’orzo mondo o mondato, o decorticato, che richiede una lunga cottura e un ammollo preventivo, contiene più fibre, sali minerale, vitamine, e meno calorie.
L’orzo perlato subisce un processo di raffinazione (simile alla sbiancatura del riso) atto a rimuovere la parte più esterna. Può essere utilizzato senza ammollo preventivo e la cottura è più breve.